Resto al Sud, agevolazioni per gli under 46

Con la Legge di Bilancio 2019 cambiano i requisiti di accesso alle agevolazioni di Resto al Sud e si amplia la platea dei destinatari dell’incentivo del governo gestito da Invitalia, finalizzato a promuovere la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno.

Per presentare domanda di partecipazione, i candidati devono essere residenti in una delle Regioni coinvolte nell’iniziativa (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), impegnarsi al trasferimento in una di queste regioni in seguito alla comunicazione di esito positivo e non avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento. La possibilità di beneficiare delle agevolazioni previste dall’incentivo, precedentemente rivolto a giovani tra i 18 e i 35 anni, è stata estesa agli under 46 e ai liberi professionisti, purché nei 12 mesi antecedenti alla richiesta di agevolazione non siano stati titolari di partita Iva per un’attività analoga a quella oggetto del finanziamento. L’obiettivo è quello di valorizzare le competenze di chi ha difficoltà a inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro, favorendo la nascita di nuove attività imprenditoriali. Nel 2018 è stato possibile finanziare la nascita di circa 2.200 imprese, contribuendo alla creazione di oltre 8.200 posti di lavoro nel Mezzogiorno.

 

L’incentivo mira a finanziare la nascita di attività nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • turismo.

Restano, invece, escluse dal finanziamento le attività agricole e il commercio.

 

Le spese ammissibili saranno coperte al 100% dal finanziamento, così suddiviso:

  • contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo;
  • finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo.

 

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